MESSAGGIO DI AUGURI DEL PRESIDENTE

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MESSAGGIO DI AUGURI DEL PRESIDENTE

Difficile quest’anno il mio messaggio, ma le festività Natalizie rappresentano un momento di aggregazione cui non possiamo rinunciare per tradizione. I giorni che ci avvicinano a questo Natale ed al Nuovo Anno sollecitano alcune riflessioni anche per arricchire la dimensione operativa nella quale siamo tutti impegnati, perché sicuramente nel 2014 occorrerà un notevole impegno per far crescere e valorizzare l’UPPI nel drammatico momento che stiamo vivendo e che nessuno avrebbe immaginato di vivere. Maggiormente perché il prossimo anno sarà quello del “quarantennale”, e ci piacerebbe poterlo festeggiare come merita festeggiare un “quarantennale”. Il nostro paese non ha mai registrato nelle sue statistiche un periodo economico, sociale e politico così negativo. L’Italia è stata colpita dall’attuale crisi mondiale, come tutti gli altri Stati, all’inizio quasi senza accorgersene, poi con progressivo e attonito sbigottimento, e nessuno, nessuno, è stato capace di arginarla. Come ne verremo fuori ? La sfilza di risultati negativi preoccupa, e non ci consola certo che l’economia è in affanno in tutta Europa, e nel mondo. Speriamo, presto, di conoscere le proposte che i “cervelli qualificati” esporranno per sostenere lo sviluppo a breve e medio termine. Una domanda che attende la risposta coi fatti proprio perché i principali effetti della difficile congiuntura sono noti. Non sappiamo cosa verrà dopo, e non spetta, purtroppo, al sindacato decidere. Ma qualunque sia la soluzione prossima, è certo che la situazione di oggi è insostenibile e va chiusa in ogni modo. Ci sono tutti i motivi per attendersi interventi urgenti: gli attuali ancora una volta non convincono, e purtroppo non risparmiano come al solito la proprietà immobiliare: anzi … Anche l’Uppi ha dovuto fare i conti con una crisi che ha travolto la casa e la proprietà immobiliare. Scontiamo le conseguenze di un complessivo concorso di colpe, d’incapacità alla reazione tempestiva, carenze di sguardo lungimirante, scarsa propensione a innovarsi e rinnovarsi. Ed è qui che vorrei porre l’accento scrivendo questo pensiero, ormai tradizionale, d’auguri. Recessione vuol dire chiusura di aziende grandi e piccole, di attività di qualsiasi genere che non sono in grado di andare avanti, emorragia di posti di lavoro che sulla carta diventano statistica, nella realtà il dramma della disoccupazione, di una paralisi delle aspirazioni di futuro proprie e della propria famiglia. La difficoltà maggiore è quasi sempre quella di rimettersi in gioco, doversi addirittura e spesso reinventare un nuovo mestiere per potere sopravvivere. Più facile pensarlo e dirlo, che dargli seguito nella pratica. Stando all’ultimo rapporto Censis l’Italia è un Paese reclinato su se stesso perché non ha più sogni e desideri. Ecco allora quale è il principale auspicio che affido alla buona stella che tutti vogliamo brilli per l’UPPI con l’avvento del nuovo anno: “che questo paese e la sua gente riacquisti fiducia in se stessa e il gusto dell’intraprendenza”. E’ indubbio che un’epoca si è conclusa e un sistema politico, economico e sociale, così come l’abbiamo conosciuto ha fatto il suo tempo. Ma non dobbiamo nutrire false illusioni: si è chiuso un ciclo e bisogna lavorare per strutturarne un altro, che lo spirito dei tempi e le attuali tendenze economiche vogliono costituito diversamente e ad alta valenza innovativa. Per quanto ci riguarda non possiamo continuare a permettere che il mercato immobiliare rimanga così fragile, che non vi siano incentivi di alcun genere per la casa che è un bene costituzionalmente garantito; che non vi siano incentivi per la locazione delle case ad uso abitazione che deve potere riprendere già nell’immediato, tenendo particolarmente presenti i giovani e le nuove coppie, in un momento in cui l’acquisto della prima casa è sempre più problematico anche per la difficoltà di ottenere mutui dalle banche; che si possa legiferare quanto meno in maniera superficiale come si è fatto sul condominio, tanto da rendersi necessaria una più seria e realistica modifica per evitare anche conseguenti dispendiosi contenziosi e liti fra i condomini; che si continui a usare la casa solo come un semplice limone da spremere il più possibile perché è facile e semplice colpire la proprietà immobiliare, anche e soprattutto la piccola proprietà e la prima casa, senza tenere assolutamente conto dei sacrifici compiuti dai proprietari per l’acquisto, e per la manutenzione oggi sempre più gravosa, etc… etc… etc… Come ho già scritto “non è più sopportabile” ! Per quanto mi riguarda, e per quanto riguarda la Direzione Nazionale e tutti i dirigenti dell’UPPI, posso assicurare che abbiamo messo tutto il nostro impegno, e che daremo il massimo anche per il futuro per potere essere incisivi in tal senso. Un impegno con me stesso e una promessa per tutti voi anche per questo nuovo anno ormai alle porte. Oggi vorrei che il mio messaggio di auguri soprattutto andasse dritto al cuore di chi soffre, di chi è solo e di chi non ha più un lavoro o vive con l’angoscia di perderlo, di chi lo sta cercando ma ancora non lo trova. Un augurio davvero sincero affinché il prossimo anno possa portare a costoro il regalo più bello, che probabilmente è proprio quello di un lavoro e della certezza dello stesso. A tutti gli auguri di un Natale capace di regalare momenti di gioia e serenità, e di un Anno Nuovo generoso di quello che per ognuno di noi davvero conta.
Il Presidente Nazionale
Avv. Gabriele Bruyère

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