Comunicato Stampa 9/3/2022

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Comunicato Stampa 9/3/2022

L’U.P.P.I. CHIEDE AL GOVERNO DI SOSPENDERE LA RIFORMA DEL CATASTO

L’U.P.P.I. apprende con sgomento e con un certo disagio che il Capo del Governo, Mario Draghi,
ritenendo la riforma del Catasto, che ha superato il passaggio in Commissione Finanze con un solo
voto di scarto, di fondamentale importanza, minaccia di approvarla ponendo la questione di
fiducia.
Dal suo insediamento, a febbraio 2021, fino all’ottobre dello stesso anno, l’esecutivo guidato
dall’ex banchiere centrale europeo, ha fatto ricorso all’istituto della fiducia 26 volte, in media tre
volte al mese. Evidentemente questo è il metodo di governo al quale dovremo abituarci, un
metodo che prevede il congelamento del dibattito parlamentare, poiché il Parlamento dovrà
votare una riforma a “scatola chiusa” e, cosa altrettanto grave, verrà superato ogni tentativo di
consultazione delle parti sociali.
Intendiamo, come sindacato maggiormente rappresentativo dei piccoli proprietari immobiliari,
denunciare apertamente una metodologia che non appartiene né alla nostra cultura personale, né
alla cultura storica, politica e sociale del nostro Paese.
La riforma del Catasto, per quanto, per alcuni aspetti, sia auspicabile, soprattutto in relazione ad
un generale ammodernamento e ad una correzione delle disparità e delle disuguaglianze oggettive
sul territorio nazionale, contiene numerose criticità che, se non affrontate, si riverserebbero sul
Paese e sul valore degli immobili italiani, già fortemente penalizzato da decenni di scellerate
politiche fiscali europee.
L’U.P.P.I. ritiene che non sia possibile riformare il Catasto senza preventivamente riformare la
tassazione immobiliare e senza una reale garanzia per i proprietari rispetto alla c.d. “invarianza di
gettito”.
Dopo la pandemia e l’aumento indiscriminato dei costi di luce e gas, l’economia italiana avrebbe
bisogno di tutto tranne che di incertezza e variabilità, meno ancora avrebbe bisogno di
patrimoniali e di aumenti del prelievo fiscale.
L’U.P.P.I. trova, inoltre, inaccettabile ed ingiusto, oltre che gravemente antidemocratico, non
consentire un ampio dibattito in merito e rifiuta di sacrificare alle logiche di bilancio europee e alla
gestione dei fondi del PNRR la tutela del patrimonio immobiliare.
Auspichiamo che all’interno del Parlamento prevalga il senso di responsabilità che consenta ai
cittadini, attraverso le parti sociali che li rappresentano, di partecipare alle scelte politiche che
riguardano loro e il futuro delle prossime generazioni.

Roma, 9 marzo 2022
Il Presidente Nazionale UPPI
avv. Gabriele Bruyère
Il Segretario Generale UPPI
avv. Fabio Pucci
Il Vice Presidente Nazionale UPPI
dr. Jean-Claude Mochet
Il Segretario Nazionale UPPI
rag. Andrea Casarini

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