Case green: calcolo delle emissioni su scala nazionale e non sul singolo edificio – di Saverio Fossati
Le proposte UPPI fanno breccia: il “Trilogo” UE modera le pretese. Ma c’è ancora la necessita di un passaggio in Parlamento.
Sparirà l’obbligo di adeguare i singoli edifici alle pretese ecologiche dell’UE e le caldaie a gas non spariranno subito. Risultati importanti, che la mobilitazione dei piccoli proprietari UPPI e l’impegno del Governo sono riusciti a portare a casa ieri, nel corso della riunione del Trilogo (dove siedono rappresentanti di Consiglio, Commissione e Parlamento UE). Ma che andranno confermati dal Parlamento europeo.
Alcune modifiche sanciscono la vittoria dei piccoli proprietari immobiliari: innanzitutto la possibilità di raggiungere gli obiettivi progressivi (16% entro il 2030 e 20-22% entro il 2035, tra cui quello finale del 100% entro il 2050) calcolandoli sul complesso delle emissioni, successivamente lo slittamento della scomparsa delle caldaie a gas entro il 2040, anziché il 2035 , e la sparizione dell’obbligo di installare pannelli su tutti gli edifici privati oggi esistenti, rappresentano importanti variazioni.
Preoccupano invece gli obblighi stringenti rimasti (il 43% del patrimonio abitativo italiano dovrà comunque essere riqualificato) a fronte di scelte a dir poco ondivaghe di UE e Governo italiano sugli incentivi fiscali e i contributi per chi dovrà accingersi a fare i lavori, in case popolate da piccoli proprietari tutt’altro che ricchi.
L’ UPPI resta in guardia, con la massima attenzione, per monitorare gli sviluppi della situazione.
8 dicembre 2023
Saverio Fossati