Una privacy difficile da gestire ma che i piccoli proprietari difendono con forza

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Una privacy difficile da gestire ma che i piccoli proprietari difendono con forza

 

In casa ci vuole privacy. E l’Uppi ha detto chiaramente quali ne siano i limiti indispensabili al convegno organizzato a Roma da Privacy and legal advice e coordinato da Carlo Pikler (presidente del centro studi), dal titolo “Videosorveglianza, il Gdpr e le linee guida E.D.P.B. 3/2019 alla luce dei provvedimenti del Garante privacy”. All’incontro hanno partecipato le maggiori associazioni del mondo immobiliare, dei consumatori e lo stesso Garante per fare il punto sulla delicatissima questione delle videocamere in strada a soprattutto negli spazi immobiliari privati, condominiali e non.

L’intervento del presidente nazionale Fabio Pucci ha puntato anzitutto a spiegare le origini del principio: “Il concetto di privacy ha radici in alcune opere di pensatori greci, a partire da Aristotele che parla del rispetto per la vita privata come fondamentale per la stabilità della polis. Ma il concetto moderno con tutte le sue implicazioni legali ed etiche è emerso in epoche più recenti, a causa degli sviluppi teconologici”.
Nel 1984 la Data Protection Act , nel 1985 la direttiva UE, nel 2018 il regolamento generale sulla protezione dati (GDPR) e successivi provvedimenti legislativi hanno influenzato la protezione della privacy su scala internazionale, ha spiegato Pucci,che ha richiamato con forza il ruolo dei piccoli proprietari: “Oggi qui rappresento 1,2 milioni di condòmini che hanno a che fare con un provvedimento legislativo nato per altri soggetti con una radice di Common Law su temi specifici che sono registrazione e videosorveglianza, comunicazioni e condivisione di informazioni, accesso a documenti comuni e gestione dei dati personali. L’equilibrio tra la necessità di informare i condòmini-proprietari e i conduttori, e quella di garantire la sicurezza e al contempo rispettare la privacy è molto complicato e le sentenze della Corte di Cassazione ne sono la prova”.

Il richiamo alla realtà e alla concretezza fatto da Pucci ha suscitato unanime consenso e il convegno si è concluso in un clima di collaborazione con le istituzioni (erano presenti anche alcuni parlamentari italiani ed europei) che presto porterà a buoni frutti.

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