ANNO 2011 / UPPI NAZIONALE COMUNICATO STAMPA 23/11/2011

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ANNO 2011 / UPPI NAZIONALE COMUNICATO STAMPA 23/11/2011

L’Avv. Gabriele Bruyère è stato eletto per acclamazione Presidente Nazionale al Congresso dell’Uppi svoltosi a Roma dal 17 al 19 Novembre. 64 anni, sposato con due figli, l’Avv. Bruyère esercita la professione di avvocato civilista nella città di Torino. Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all’Università degli Studi di Torino, ha particolarmente seguito la materia immobiliare divenendo consulente legale dell’Anai – oggi Anaci – ed entrando a far parte dell’Uppi nella quale ha rivestito la carica di Presidente Regionale del Piemonte, di Vice Presidente Nazionale e da ultimo di Presidente Vicario. Sono molto onorato – ha dichiarato il nuovo Presidente subito dopo il conferimento della massima carica nazionale – della fiducia accordatami e di questo incarico che mi è stato affidato e che affronto con rinnovato entusiasmo nella continuazione dell’opera e del lavoro egregio svolto fino ad oggi dai miei predecessori. Il programma futuro deve proseguire sulla strada che è stata tracciata molto bene durante la presidenza di Giacomo Carini, cui vanno i ringraziamenti miei e di tutta l’Uppi per il prezioso costante impegno, dedizione e professionalità profusi, e per i risultati ottenuti. L’Uppi è l’unica Associazione Sindacale di proprietari immobiliari a carattere nazionale riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a sensi della Legge 311/73. E’ una grande Associazione che tutela ed affianca i cittadini in tutte le problematiche relative alla casa che è un diritto costituzionalmente garantito e che deve restare tale. In questo grave momento, l’Italia attraversa forse uno dei periodi più difficili della sua storia recente e alle nuove autorità del Paese e all’intera società italiana si pone il compito urgente dell’uscita dalla difficile situazione economica che ingenera instabilità ed insicurezza in ciascuno. Il cosiddetto bene rifugio mattone è oggi più che mai fonte di perplessità e problematiche di diversa natura anche e soprattutto economica e fiscale. I piccoli proprietari sono pronti ovviamente ai necessari sacrifici che verranno richiesti per fronteggiare la situazione economica, come tutti gli italiani, ma non possono essere sempre e solo loro pagare per tutti in funzione del dato certo quale è quello della proprietà immobiliare, ed a tal fine ad essere oggetto di nuove, inique e sconvenienti vessazioni quale ad esempio era ed è l’ICI, per di più progressiva come è stato anticipato, o ciò che di equivalente o sostitutivo si vuole introdurre, e l’aumento delle rendite catastali, senza tenere conto del fatto che in tal modo si danneggiano esclusivamente i risparmi della maggior parte dei cittadini, piccoli proprietari che non sono più in grado di affrontare il gettito fiscale non avendo rendite sufficienti. Avverso simili intollerabili imposizioni l’Uppi si batterà, e se necessario promuoverà manifestazioni di protesta a tutela dei propri associati e di tutti i proprietari immobiliari italiani. E’ vero che nessuno di questi problemi è nuovo ma non si può negare che oggi essere piccolo proprietario ha la parvenza di un male incurabile. Ma non è così. E’ necessario pertanto ricercare, anche da parte del nuovo Governo, percorsi innovativi per favorire la tutela dei piccoli proprietari i quali con estremi sacrifici sono riusciti ad acquistare un immobile quale prima casa ovvero ad investire in esso i risparmi di una vita. Il primo immediato contraccolpo della manovra, come è stata paventata, è stata una flessione del valore commerciale degli immobili che unita alla diminuzione dei canoni di locazione dovuta alla crisi del mercato ed alla difficoltà intrinseca degli inquilini nei pagamenti dei canoni (gli sfratti per morosità sono aumentati in modo esponenziale) è fonte di estrema preoccupazione non solo nei proprietari ma anche per gli investimenti immobiliari stessi che potrebbero subire irreversibili cali. Occorrerà pertanto costituire un tavolo permanente per lo sviluppo delle problematiche relative alla casa, con particolare riferimento ai temi della locazione, del condominio, della sicurezza e della tutela dell’abitare. A tale proposito – aggiunge il Presidente – promuoverò anche momenti di incontro formativo per i piccoli proprietari al fine di prepararli ad essere locatori e condomini rispettosi delle leggi e normative vigenti e nel contempo risoluti nella difesa e nel rispetto dei propri diritti. Dovrà essere maggiormente sviluppato il centro studi Uppi per operare non solo nel campo della locazione con un progetto di riforma della normativa riguardante la locazione ad uso diverso dell’abitazione ormai obsoleta, senza andare necessariamente allo scontro, posto che se ci saranno temi condivisi non avremo nessuna pregiudiziale nei confronti delle associazioni e sindacati degli inquilini; ma si dovrà anche puntare ad essere i principali artefici di un nuovo disegno di legge sul condominio che risponda alle reali necessità ed esigenze dei condomini tenuto conto che il 75% degli italiani è proprietario di almeno una casa. Ciò con particolare attenzione anche alla figura dell’amministratore del condominio che dovrà ottenere un riconoscimento giuridico della sua attività professionale, affiancando per il raggiungimento di tale obiettivo l’Anaci che da sempre si batte per la professionalità ed il riconoscimento della categoria degli amministratori italiani. In tal modo – continua il Presidente – porterò alle istituzioni i nostri punti di vista, le nostre critiche e le nostre proposte per la proprietà immobiliare che sono e sono sempre state serie, pertinenti e competenti, e che tali ci sono state riconosciute. L’impegno – conclude l’Avv. Bruyère – sarà pertanto continuare a lavorare anche a fianco delle Autorità con serietà e dedizione: critici, anche aspramente, quando sarà necessario, ma promotori di appropriate soluzioni quando dovessero insorgere problematiche di qualsiasi genere per la istituzionale tutela della proprietà immobiliare e dei piccoli proprietari.

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